Uscita con il circolo fotografico di Dalmine: Bergamo – Crespi d’Adda 26/05/2019
- At Luglio 23, 2019
- By Denis
- In Notizie generali
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Registriamo il 26 maggio come un’altra bella giornata all’insegna della fotografia, della scoperta di nuovi luoghi e della bella compagnia. Ebbene sì, si è svolto il nostro secondo incontro con il Circolo fotografico di Dalmine. La volta scorsa erano venuti loro in Valle d’Aosta, questa volta ci siamo recati noi da loro e bisogna ammettere che l’accoglienza è stata calorosa.
Avevano già preparato per noi un bel giro turistico a Bergamo alta, dove i nostri compagni si sono dimostrati dei bravissimi “ciceroni”, illustrandoci alcuni particolari storici della città. Una salita di gradini molto “pittoresca” per poi raggiungere la cima di Bergamo e godersi il panorama della città con i suoi edifici storici, le piazze e le chiese decorate da artisti di alto livello.
Non poteva mancare una pausa per il pranzo per deliziare i nostri palati in un ottimo ristorante di Dalmine per poi proseguire il pomeriggio nella loro sede a visionare le foto e premiare i vincitori dei nostri due contest fotografici. Per il nostro gruppo è stata giudicata Gigliola Cnapich la fotografa migliore con lo scatto “Rincorrenti” alla quale vanno i nostri complimenti. Gli amici di Dalmine ci hanno omaggiato di due interessanti libri di fotografia: un catalogo della mostra fotografica allestita a Bergamo dall’ 8 maggio al 1° settembre 2019 su Pepi Merisio e una raccolta di foto del loro gruppo in occasione del loro trentennale (questi al momento li custodisce Vincenzo, nella nostra piccola “biblioteca” e sono a disposizione di chiunque li voglia visionare).
La giornata però non si concludeva qui: infatti ci hanno ancora accompagnato a visitare Crespi d’Adda, un paesino in provincia di Bergamo (dove peraltro è nata e cresciuta Delia del gruppo di Dalmine e che ci ha potuto raccontare di alcuni aneddoti del luogo). Si tratta di un villaggio operaio industriale costruito alla fine dell’’800 dalla famiglia Crespi per far sorgere un cotonificio. Oggi è divenuto patrimonio dell’Unesco. Passeggiando per le stradine del paese quasi del tutto deserte, se non popolate da turisti, si può ancora oggi immaginare e respirare la vita dei paesani del secolo scorso. Non mancava nulla: oltre alle casette delle famiglie operaie (complete di giardino ed orto) e alle ville per i dirigenti (che vennero costruite in seguito), il villaggio era dotato di chiesa (copia in scala ridotta del Santuario di Santa Maria di Piazza di Busto Arsizio), scuola, cimitero con il suo mausoleo, ospedale proprio davanti alla fabbrica, campo sportivo, parco giochi teatro, stazione dei pompieri e di altre strutture comunitarie. Se non l’avete ancora visitato… ve lo consigliamo!
Ringraziamo il circolo fotografico di Dalmine per l’ospitalità e la simpatia e … appuntamento al prossimo incontro.
la presidente